Soprattutto chi si occupa di economia e finanza, deve rimanere sempre informato sull'andamento del mercato e sulle principali innovazioni e modifiche ad esso che avvengono regolarmente. Anche la compravendita di beni e servizi finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di stato ecc.) via internet (procedura definita come Trading Online) risente dei principali cambiamenti del mercato.
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- Qual è il suo significato nelle partecipazioni?
- Come si calcola il Fair Value: diamo anche una sua definizione in italiano
- Come nasce il concetto?
- Il fair value per gli investitori
- Quello immobiliare
E' bene dunque rimanere sempre aggiornati e conoscere bene i principali strumenti economici, di bilancio e di contabilità come Fair Value Option.
Qual è il suo significato nelle partecipazioni?
L'adozione del Fair Value rappresenta una significativa evoluzione nel panorama delle pratiche contabili su scala globale, segnando un punto di svolta nella valutazione e nel trattamento dei beni aziendali. Questo concetto si radica nell'idea di attribuire a ogni asset un valore che rifletta con precisione il suo prezzo di mercato corrente, anziché basarsi esclusivamente su costi storici o valutazioni soggettive. In questo contesto, il Fair Value emerge come uno strumento fondamentale per garantire trasparenza, equità e comparabilità nelle relazioni finanziarie delle imprese, aspetti sempre più richiesti dagli investitori, dai regolatori e dagli stakeholder a livello internazionale.
La nozione di Fair Value si colloca al cuore di numerosi standard contabili internazionali, fungendo da pilastro per l'applicazione di principi volti a uniformare le pratiche contabili e finanziarie oltre i confini nazionali. Tra questi, spicca l'IFRS n. 3, uno standard che regolamenta la contabilizzazione delle combinazioni aziendali, inclusi i contratti di leasing e le varie modalità di associazione tra imprese. L'importanza dell'IFRS n. 3 risiede nella sua capacità di fornire una guida chiara su come valutare le entità coinvolte in tali operazioni, assicurando che il valore attribuito a ciascun elemento rifletta il suo effettivo valore di mercato. Questo approccio non solo facilita la comprensione e la valutazione delle operazioni da parte degli analisti e degli investitori ma promuove anche una maggiore trasparenza finanziaria.
Per quanto concerne lo IAS 2, che si occupa specificamente delle rimanenze, il Fair Value trova una sua parziale applicazione. Lo standard prevede che le scorte siano valutate al minore tra costo e valore netto realizzabile, un principio che, sebbene non identico, condivide con il Fair Value la finalità di riflettere le condizioni attuali di mercato. La valutazione delle rimanenze è cruciale per le aziende, in quanto influisce direttamente sulla determinazione del costo dei beni venduti e, di conseguenza, sul profitto lordo.
Similmente, lo IAS 18, che regola il riconoscimento dei ricavi, interagisce con il concetto di Fair Value principalmente nel contesto della vendita di beni e della prestazione di servizi. Anche se lo standard non applica direttamente il Fair Value nella sua forma pura per la valutazione dei ricavi, i principi sottostanti di equità e trasparenza nella rappresentazione del valore degli scambi commerciali si allineano agli obiettivi generali perseguiti attraverso l'uso del Fair Value.
L'introduzione e l'applicazione del Fair Value nei principi contabili internazionali riflettono un movimento verso una maggiore standardizzazione e armonizzazione delle pratiche contabili a livello globale. Questo cambiamento è guidato dalla necessità di rispondere alle esigenze di un mercato finanziario sempre più interconnesso, dove la capacità di comparare in modo equo e trasparente le performance finanziarie delle aziende diventa essenziale. In questo scenario, il Fair Value si afferma come uno strumento chiave per raggiungere tali obiettivi, promuovendo l'adozione di metodologie valutative che riflettano realisticamente le condizioni economiche e di mercato correnti.
Come si calcola il Fair Value: diamo anche una sua definizione in italiano
La determinazione del Fair Value di un bene o di un servizio si articola attraverso metodologie diverse, ognuna adattabile in base al contesto di mercato e alla natura dell'asset valutato. Questa flessibilità è essenziale per assicurare che la valutazione rifletta in modo accurato il valore reale di mercato, fornendo così una base solida per le decisioni economiche e finanziarie all'interno delle aziende.
Il Ruolo del Prezzo in un Contesto di Libero Mercato
Il metodo primario e più intuitivo per calcolare il Fair Value si basa sull'osservazione diretta del prezzo di mercato. In un contesto di libero scambio, dove l'offerta incontra la domanda senza restrizioni, il prezzo di un bene o servizio si configura come l'indicatore più affidabile del suo valore. Questa diretta correlazione tra prezzo e valore si fonda sul principio che le condizioni di mercato, caratterizzate dalla libera concorrenza, riflettano efficacemente il consenso collettivo sul valore di un asset. Tale approccio garantisce trasparenza e immediatezza nella valutazione, rendendolo un punto di riferimento fondamentale per operatori economici e investitori.
Valutazione in Assenza di un Mercato Aperto
Quando un bene o servizio non è scambiato in un mercato aperto, o quando il mercato non esprime un prezzo chiaro e univoco, la determinazione del Fair Value diventa più complessa. In questi casi, si rende necessario adottare metodi alternativi che possano fornire una stima affidabile del valore. Uno di questi approcci prevede l'analisi delle quote attive e passive associate all'attività, ossia valutare il bene o servizio in funzione dei costi e dei benefici che esso può generare. Questo metodo richiede una valutazione approfondita dei flussi di cassa attesi, dei rischi associati e delle potenziali rendite future.
Un altro criterio utilizzato in assenza di un mercato di riferimento si basa sul confronto con il valore di prodotti simili. Questo approccio, noto come metodo dei comparabili, cerca di stabilire il Fair Value attraverso l'analisi di beni o servizi analoghi per i quali esiste un mercato attivo. Tale metodo richiede un'accurata selezione dei comparabili e un'attenta considerazione delle differenze qualitative e quantitative che possono influenzare il valore.
L'Opzione del Costo Storico
In determinate circostanze, si ricorre alla valutazione al costo storico come metodo alternativo per determinare il Fair Value. Questo approccio, sebbene meno rappresentativo delle condizioni di mercato attuali, fornisce un punto di riferimento oggettivo basato sui costi effettivamente sostenuti per acquisire o produrre il bene. Il costo storico può rivelarsi utile in contesti dove la volatilità del mercato rende difficile stabilire un valore di mercato stabile o in situazioni in cui i beni non hanno un mercato di riferimento chiaro.
Le Opzioni di Riferimento per le Imprese
Le aziende, nel loro impegno di allineare le pratiche contabili alle realtà di mercato, si avvalgono di queste opzioni di riferimento per integrare il Fair Value nella valutazione dei prodotti economici e finanziari. L'adozione di tali metodologie consente di riflettere in modo più accurato il valore reale degli asset, facilitando decisioni di investimento informate, la gestione del rischio e la comunicazione finanziaria. Questo impegno verso una valutazione trasparente e aderente ai principi di Fair Value non solo aumenta la fiducia degli stakeholder ma contribuisce anche alla stabilità e all'efficienza dei mercati finanziari globali.
Quale formula usare
Il termine di definizione del Fair Value proviene da una tradizione economica internazionale, che deve essere considerata come fonte di ispirazione e che va adattata al contesto in cui è stato nel tempo declinato. Esistono infati diverse interpretazioni che hanno portato a soluzioni alternative ma altrettanto valide.
La prima implicazione vede il termine reso come "valore corretto". Essendo però di per se un concetto relativo, che si occupa il più delle volte di vari criteri per una valutazione economica, suona strano interpretarlo come fa la scuola di pensiero che segue tale traduzione.
All'opposto abbiamo una scuola di pensiero che segue il concetto di "valore coerente o congruo" rispetto ai principi giuridici e contabili: definizione questa che relativizza eccessivamente il concetto, poichè non determina un indirizzo valutativo che è necessario impiegare.
La traduzione nella definizione come "valore non fuorviante", sottolinea un fattore importante, ovvero la sua funzione informativa, ma non coglie gli altri aspetti fondamentali del problema.
Nell'accezione di "valore corrente", il concetto prende una piega relativa al valore che può essere desunto dalle quotazioni dei mercati attivi ed efficienti: non si tiene conto dunque dei mercati con caratteristiche diverse, e si viene a determinare una visione incompleta del concetto di base.
Per ultima, la definizione di "valore neutrale o senza distorsioni" va a considerare il Fair Value scevro da importanti fattori come le politiche di bilancio, diventando così difficilmente riscontrabile nella realtà, in quanto la realtà economica tende a considerare molto importante la soggettività dei valori di riferimento in questo ambito.
Come nasce il concetto?
Il concetto di fair value in italiano può essere tradotto come valore equo ed è entrato a far parte di quello che il vocabolario della finanza e del trading da poco.
Il termine valore equo e la sua applicazione hanno radici lontane, infatti s’inizia a parlare con convinzione di valore equo già dall’Antica Grecia con Aristotele e Platone.
Il fair value viene visto come uno scambio di beni e servizi che avviene per un prezzo che viene considerato considerevole da entrambe le parti.
Partendo da questo concetto durante il XVIII secolo gli inglesi coniano il termine di fair value come lo conosciamo oggi e lo iniziano ad applicare nelle transazioni economiche.
Il fair value viene definito come una stima del prezzo o del bene che tiene conto di vari fattori come: l’utilità di rischio, il costo di produzione e tutti gli elementi che possono determinare un bene.
Il fair value per gli investitori
Il concetto di fair value è diventato di grande importanza per tutti quelli che vogliono fare investimenti, loro si occupano di usarlo nello specifico per:
- Controllare il valore attribuito che viene data ad una determinata azione da parte di un broker
- Vedere il prezzo dell’azione all’apertura del mercato
Il fair value è uno degli strumenti di controllo più usati, soprattutto per quelle che riguarda aziende tecnologiche dove nel primo periodo si ha una stima di prospettive e quindi fondamentale avere una stima sugli indici di mercato.
Per la valutazione base del fair value vengono utilizzati due metodi:
- Income approach: che consiste nell’attualizzazione dei flussi di cassa
- Cost approach : in questo caso la società rilascia un valore che riflette quello necessario per sostituire il valore dell’attività
Quello immobiliare
L'applicazione del Fair Value nel settore immobiliare rappresenta un esempio emblematico di come questo principio contabile si adatti e si riveli essenziale in ambiti specifici, in questo caso, nella valutazione di terreni e fabbricati. Questo settore, regolamentato dalle norme contabili internazionali IAS/IFRS, si avvale del Fair Value per garantire che il valore attribuito agli immobili rifletta le reali condizioni di mercato, offrendo così una visione accurata e aggiornata del patrimonio immobiliare delle aziende.
Il Ruolo delle Norme IAS/IFRS nel Settore Immobiliare
Le norme IAS/IFRS stabiliscono i criteri e le modalità con cui le entità devono riportare le informazioni finanziarie relative agli immobili. Questi standard sono volti a promuovere la trasparenza, la comparabilità e l'uniformità nelle relazioni finanziarie a livello internazionale, elementi di cruciale importanza per gli investitori e gli altri stakeholder del mercato immobiliare. In particolare, lo IAS 40 "Investment Property" è lo standard che regola la contabilizzazione degli investimenti immobiliari, richiedendo che questi beni siano valutati al Fair Value in determinate circostanze, per riflettere variazioni di valore nel tempo e fornire una misura reale del loro impatto economico sul bilancio delle aziende.
La Valutazione Immobiliare Attraverso Esperti Qualificati
La determinazione del Fair Value nel settore immobiliare richiede un'approfondita conoscenza delle dinamiche di mercato, delle caratteristiche specifiche dell'immobile e dei fattori esterni che possono influenzarne il valore, come la posizione geografica, lo stato di conservazione e le tendenze del mercato locale. Per questo motivo, la valutazione viene affidata a esperti del settore qualificati, i quali applicano metodologie consolidate e oggettive per stimare il valore di mercato degli immobili.
Questi professionisti si avvalgono di diverse tecniche di valutazione, come l'analisi comparativa di mercato, il metodo del reddito e il metodo del costo, ciascuna adatta a specifiche tipologie di immobili e contesti di mercato. L'analisi comparativa, ad esempio, si basa sul confronto con le vendite recenti di immobili simili, mentre il metodo del reddito valuta la capacità dell'immobile di generare flussi di cassa futuri. Il metodo del costo, infine, considera i costi di riproduzione o sostituzione dell'immobile.
Importanza della Valutazione al Fair Value nel Settore Immobiliare
L'adozione del Fair Value nel settore immobiliare non solo assicura che il valore degli immobili rifletta le condizioni attuali di mercato ma contribuisce anche a una maggiore chiarezza e affidabilità nelle relazioni finanziarie. Questo approccio permette alle aziende di gestire in modo più efficace il proprio portafoglio immobiliare, supportando decisioni strategiche in termini di acquisti, vendite, sviluppo e investimento. Inoltre, una valutazione accurata e trasparente degli immobili può influenzare positivamente la percezione del valore aziendale da parte di investitori e finanziatori, migliorando l'accesso ai capitali e le opportunità di crescita.
In conclusione, la valutazione degli immobili al Fair Value nel contesto delle norme IAS/IFRS sottolinea l'importanza di pratiche contabili rigorose e trasparenti nel settore immobiliare, garantendo che le informazioni finanziarie fornite riflettano fedelmente la realtà economica e contribuiscano alla stabilità e all'efficienza dei mercati.