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Dopo avervi proposto un approfondimento su Google Finance in italiano, oggi cambiamo tema. Il Trading Online in opzioni binarie è illegale attualmente in Europa perché considerato un investimento ad alto rischio, in quanto strumenti finanziari “derivati”. In ogni caso, chiunque volesse assumersi questo rischio, può continuare a investire in opzioni binarie sui mercati extra ESMA, cioè i mercati che sono fuori dal circuito del sistema di controllo finanziario europeo. Generalmente, maggiori sono i rischi di investimento, maggiori le perdite. Per evitare di perdere troppo, è possibile applicare delle strategie per il trading binario. Il meccanismo del trading in opzioni binarie è di per sé “elementare” nella logica poiché si tratta di investire e guadagnare speculando sul rialzo o il ribasso dei prezzi di un asset (valute, oro, materie prime, petrolio, azioni, obbligazioni e così via). Un asset è un “bene” quotato sui mercati finanziari.

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Le strategie per trading in opzioni binarie in sintesi

Si riporta in modo estremamente schematico le principali strategie di trading binario:

  • Bande di bollinger + RSI: è una strategia facile da applicare, idonea anche ai principianti, ma occorre conoscere e capire bene come funzionano gli oscillatori di Bollinger e RSI utilizzati per interpretare i segnali per le opzioni binarie.
  • Opzioni binarie a 60 secondi: sono semplici ed efficaci da gestire, ma bisogna operare durante le fasi di maggior volatilità, prendendosi qualche rischio in più anche perché è facile gestire male il capitale se ci si lascia entusiasmare dalle vincite ricorrenti.
  • Strategia con RSI: è un indicatore di Segnali di trading molto semplice da imparare a usare, ma o svantaggio di usare un solo indicatore pone il rischio di falsi segnali.

Ma come cominciare? Cosa fare le prime volte che si investe da trader in opzioni binarie? 

La prima cosa è scegliere un asset o beni su cu investire. Si consiglia, all’inizio, di specializzarsi e di approfondire il meccanismo su due o al massimo 3 beni.

Il secondo passo è la scelta della scadenza, cioè quando chiudere un ordine o posizione. Le “scadenze” lunghe sono più facili da gestire agli inizi perché permettono di capire l’andamento e le oscillazioni del mercato. Meglio evitare le scadenze “brevi” se non si è esperti e in grado di leggere i mercati.

Definito l’asset e il tempo, occorre stabilire l’importo minimo di investimento. A volte dipende dalla piattaforma che ospita il trader e dai parametri o condizioni esplicitate prima di effettuare la registrazione. Solitamente le buone piattaforme regolamentate – oltre a offrire la possibilità di esercitarsi con delle versioni demo, puntando con soldi virtuali – pongono come base minima di investimento 10 €. In ogni caso, si consiglia di non investire più del 5% del capitale a disposizione su un unico investimento.

Segue un periodo di osservazione. Prima di decidere se investire sul rialzo (in gergo “call”) o sul ribasso (in gergo “Put”) del prezzo del bene su cui investire è necessario osservare l’andamento dell’asset e capire come oscillano i prezzi per quel specifico bene. Dopo si può tentare la previsione e posizionare l’ordine “call” o “put”.

In base alla previsione e al tempo di scadenza che si è posti, il “risultato” dell’investimento sarà espresso in uno dei seguenti modi:

  • In the Money: significa che la previsione è stata corretta e l’esito dell’investimento è andato a buon fine generando un guadagno;
  • At the Money: la previsione è finita “a parità” ossia il prezzo durante il periodo di investimento è oscillato, ma allo scadere dell’opzione non è né aumentato, né diminuito, ma è tornato al punto di partenza per cui non si è ottenuto né un guadagno, ma neanche una perdita in quanto ritorna il 100% del capitale investito sul proprio conto.
  • Out of the Money: è l’esito negativo rispetto alla propria previsione, che sia al rialzo o al ribasso, l’asset si è mosso in direzione opposta alla previsione generando una perdita che verrà detratta dal conto capitale.

Quanto si guadagna con le opzioni binarie? In media tra il 70% e l’85% del capitale investito (ciò significa che si perde comunque dal 20 al 30% del capitale iniziale). Realisticamente su 1000 € investiti si ha un guadagno mensile del 40-50% (a fine mese sul conto si troveranno circa 500 € in più), ma non si genereranno guadagni mensili di 10 mila euro o oltre.

Consigli su Come fare trading binario

Fare trading binario non è esclusivamente basato sulla fortuna o sfortuna, né su particolari abilità. L’unico vero metodo per fare trading è avere tecnica e perseveranza. Non basta, dunque, iscriversi a una piattaforma di trading, magari automatizzata, per guadagnare; occorre sempre seguire personalmente le dinamiche e le strategie per non avere brutte sorprese.

La prima regola è non investire più di quanto si possa perdere che in sostanza significa che per fare trading serve denaro di cui si dispone. Non si può fare trading per guadagnare quello di cui si ha bisogno. Se ci sono bollette e mutui da pagare con scadenze fisse, se in genere si hanno pochi soldi risparmiati e si stenta ad arrivare a fine mese, il trading online è la scelta sbagliata perché si mette a rischio anche quel poco che si ha.

Ma anche nel caso in cui si può disporre di un capitale da investire in trading, è bene non investire mai più del 5% del capitale destinato al trading in una singola operazione. Saper gestire il capitale è una regola fondamentale del trading. Anche in presenza di guadagni, è bene non farsi prendere la mano e investire responsabilmente.

Per questo l’uso degli strumenti di analisi, come grafici e indicatori, sono importanti da imparare a conoscere e interpretare per poter fare le scelte ottimali e con rischi calcolati.

Il trading binario richiede disciplina per raggiungere gli obiettivi e richiede studio e perspicacia, nonché un metodo da seguire in modo rigoroso. Il metodo e la strategia aiutano anche a controllare le emozioni ed evitare scelte impulsive.

Prima di cimentarsi con il trading in opzioni binarie usando denaro vero, è raccomandabile fare delle prove e delle esercitazioni con le simulazioni dei conti demo, pur sapendo che nel momento in cui si inizierà a usare denaro vero, gli scenari reali sono sempre imprevedibili per quanto anche le simulazioni siano basate su eventi reali. Nell'articolo dove esponiamo le nostre opinioni sulle opzioni binarie, potrai trovare un approfondimento a riguardo.

Prima di passare alle FAQ ti proponiamo alcuni articoli sulle opzioni binarie che ti aiuteranno ad avere una conoscenza capillare sull'argomento:

FAQ

Cosa sono le strategie a opzioni binarie 60 secondi?

La strategia a 60 secondi appartiene alla categoria del trading a breve scadenza che si attua su asset volatili (come le valute) e dove la scelta dell’asset, il capitale da investire, l’apertura e la chiusura dell’ordine avviene in 60 secondi. Gli indicatori di trading che si possono usare per effettuare le previsioni sono vari, ma principalmente basati sull’iper-comprato e l’iper-venduto.

È vero che la strategia a 1 ora è la migliore?

Con la strategia di opzioni binarie con scadenza a 1 ora si possono realizzare guadagni interessanti perché non è richiesta la velocità di analisi contestuale, ma si ha il tempo per sfruttare a pieno le tendenze di mercato che in media permangono nella giornata appunto per circa un’ora. È una ottima strategia che si basa sull’analisi dei supporti e delle resistenze e sulle inversioni di tendenza. Per avere guadagni sulla scadenza oraria è necessario applicare una rigorosa gestione del capitale.

Quanto si guadagna con la strategia a 10 minuti?

Con la scadenza a 10 minuti si arriva a guadagnare fino all’80% ed è valida per chi vuole guadagnare nell’immediatezza. Gli indicatori che si utilizzano sono l’RSI, il MACD e la Media mobile che sono in grado di fornire elementi per valutare come e quando intervenire in una finestra temporale di 10 minuti stando alle medie storiche sulle oscillazioni dei mercati.

Cosa sono le strategie Heiken Ashi?

È una strategia idonea anche ai principianti. Si tratta di saper leggere l’indicatore grafico messo a punto da Heiken Ashi che a differenza dei classici grafici a candela (candlestick) riesce a fornire segnali di trading più precisi.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.