Il mondo dell'economia e della finanza è fatto di tanti elementi caratteristici, tra cui valute, azioni, titoli di Stato, futures, che si differenziano per diversi aspetti, ma che evidenziano anche elementi in comune. In tale mondo, l'obiettivo finale di ciascun investitore è cercare di ottenere profitti, evitando perdite di denaro, attraverso delle operazioni finanziarie che consistono in acquisti e vendite e nel momento maggiormente opportuno per eseguirle. E per poter cogliere tale momento, è fondamentale conoscere il mercato e intuire quale sia la sua tendenza.
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Attraverso il proprio intuito, l'esperienza acquisita, delle analisi approfondite e degli strumenti idonei, ogni investitore puó comprendere quale sia il trend del mercato e sfruttarlo a proprio vantaggio per fare acquisti o vendite dei prodotti finanziari. Tra gli strumenti piú adatti, come vedremo meglio in seguito, a determinare la volatilitá dei prezzi e pertanto a prevedere la tendenza dei mercato su diversi prodotti vi è l'Average True Range. Tuttavia, sebbene vi siano tali mezzi e si possieda una notevole esperienza, intuire le varie tendenze dei mercati non è semplice.
Per un investitore prevedere, ad esempio, la tendenza al rialzo di una valuta o del prezzo di un prodotto o viceversa, risulta essenziale per provvedere a fare acquisti o vendite e quindi ottenere profitti e ridurre, di conseguenza, al minimo le probabilitá di perdite finanziarie. Per coloro che fanno del Trading Online tutto questo risulta di fondamentale importanza, in quanto determina il "destino" del proprio denaro investito. Prima di andare a conoscere meglio l'Average True Range, spieghiamo brevemente il trading online, l'ambito in cui spesso si utilizzano tali strumenti.
Con trading online si intende la compravendita di vari prodotti finanziari (dalle valute alle materie prime) in differenti mercati, utilizzando delle piattaforme web (cosiddetti Broker). Tale attivitá si effettua per mezzo di computer e dei piú comuni dispositivi elettronici, come tablet e smartphones. Da qui il termine di "trading online". Ciascun utente investitore (cosiddetto trader) mira ad acquistare o vendere tali prodotti, in modo da poter ottenere dei profitti. Tuttavia, non sempre si riesce a raggiungere questo scopo, a causa anche delle oscillazioni del mercato di riferimento.
Il mercato è dominato da due trend che si alternano tra loro: il trend rialzista e quello ribassista. Per un analista riuscire a capire l'andamento del mercato, e poter prevedere il prossimo trend è fondamentale ma complicato. L'Average true range è una tecnica per misurare la volatilità dei prezzi. Prima di capire in cosa consiste questa tecnica, approfondiamo il concetto il volatilità relativamente ai prezzi.
Sono tanti gli indici che, se usati nello stesso modo, possono dare previsioni concrete su cosa sta per succedere al mercato. Poter avere delle previsioni il più veritiere possibile è molto importante, perché da la possibilità di ridurre considerevolmente il rischio negli investimenti.
Le tecniche utilizzate per questo tipo di previsioni sono tante. Non esiste un solo indice che possa dare certezze, un bravo analista sfrutta diversi metodi per centrare la sua previsione.
La volatilità è la variazione dei prezzi di un titolo quotato oppure di un indice, la volatilità aumenta con l'aumentare delle oscillazioni e dunque tra i prezzo minimo raggiunto e il prezzo massimo. Questa non rappresenta un elemento negativo, ma anzi all'interno del mercato è positivo, perché crea possibilità per gli investitori di guadagnare prevedendo in modo corretto l'andamento del titolo. Un titolo oscillante è un titolo che muove capitali e investimenti.
Non solamente un titolo, ma anche un mercato può essere considerato volatile, qualora le oscillazioni complessive dei prezzi siano ampie.
Cerchiamo ora di capire in cosa consiste l'Average true range.
L'Average true range: ecco la formula e la sua definizione
L'Average true range ha la funzione di misurare l'ampiezza delle oscillazioni per capire se vi è un'inversione di tendenza nell'andamento di mercato. In fatti una delle caratteristiche della volatiità è che quando questa assume dei valori altissimi, o bassissimi, segnala un prossimo cambiamento di trend. Per misurare questa ampiezza, oltre che all'Average True Range è possibile ricorrere ad altri due indici, ossia le Bande di bollinger ed il coefficiente Beta.
Come calcolare l'Average True Range: armatevi di pazienza e.... di excel (cercate di affrontare qualche esempio prima di investire)
Prima di calcolare l'Average true range vediamo come calcolare l'ampiezza. Per questo calcolo ci servono tre dati relativi all'indice in questione: il prezzo massimo e minimo raggiunto nel giorno dal titolo, la distanza tra il prezzo di chiusura del giorno prima e il massimo del giorno preso come riferimento, ed infine la distanza tra il prezzo di chiusura di ieri e il minimo del giorno. Il dato risultato fra questi tre, è l'Average true range.
Da questo dato, sempre questo, preso in giorni differenti è possibile ricavare una media, la cui funzione è proprio quella di captare l'inversione di tendenza. I giorni tra cui fare la media viene decisa dall'analista. Tuttavia il periodo consigliato è quello di 14, deciso dallo stesso John Welles Wilder Jr, l'inventore dell'indice. Il periodo di tempo di 14 giorni è stato reputato da Welles Wilder migliore perché la metà di 28, ossia del ciclo lunare che secondo lo studioso era un ciclo breve di mercato. Altri analisti utilizzano 7 giorni ossia un quarto di ciclo, o 28, un ciclo pieno.
Accenni agli altri indicatori... il take profit
Gli altri indicatori per misurare la volatilità sono due. Il primo è il coefficiente beta: è un coefficiente che viene calcolato statisticamente e misura la tendenza del prezzo di un indice a variare rispetto al suo mercato. Se il coefficiente è inferiore a 1 allora la volatilità è inferiore al 20% rispetto al mercato; se invece è 1, l'indice varia al variare del mercato di riferimento; se, infine, è superiore a 1 indica una volatilità maggiore.
Le bande di Bollinger invece, sono delle linee tracciate su un grafico che registrano le variazioni di prezzo. Se la distanza fra le carie linee è grande, allora la volatilità è maggiore, viceversa, la volatilità si riduce. Anche questo indice indica la volatilità per segnalare una possibile inversione di tendenza. La chiusura del prezzo sopra la banda inferiore indica un probabile rialzo, la chiusura sopra la banda superiore invece, indica un mercato al ribasso.
Una volta capito quali sono gli indicatori principali per prevedere la volatilità, può essere utile un piccolo approfondimento sul loro utilizzo pratico.
Estistono diversi tipi di strategie di trading, oltre all'Average true range il cui scopo è sfruttare gli indicatori tramite modelli di lettura e calcolo in modo da arrivare più vicini possibile a una previsione reale sull’andamento del mercato e massimizzare i guadagni derivati dal trading.
La Strategia della Gabbia (Straddle)
Consente guadagni soddisfacenti e al contempo minimizza il rischio di perdita.
La strategia consiste nell’individuare asset volatili con trend costante e prevedere un’inversione di tendenza poco prima della scadenza. È l’opzione più sicura e la più adatta ai trader inesperti che si trovano ancora ai primi stadi della loro esperienza di trading.
Media mobile e lo stop loss
Quando si pianificano strategie di gestione del rischio nel trading, l'utilizzo accurato degli stop loss gioca un ruolo cruciale. Gli stop loss vengono spesso posizionati in modo strategico all'interno del trading range di un asset, considerando la volatilità e la natura fluttuante dei mercati finanziari. Questo approccio consente agli operatori di stabilire livelli di perdita massima accettabile, riducendo il rischio di esposizione in momenti critici all'interno del trading range e contribuendo a preservare il capitale durante variazioni impreviste dei prezzi.
La strategia della media mobile si basa sul rapporto tra la media mobile stessa e la tendenza rialzista o ribassista di un asset calcolata in un periodo di tempo determinato per il suddetto asset.
Si basa sul presupposto che nel corso di una tendenza rialzista, la media mobile si trovi sotto il prezzo dell’asset, mentre nel corso di una tendenza ribassista, la media mobile, viceversa, si trovi al di sopra del prezzo. Seguendo questi presupposti, il trader metterà a punto una strategia mirata.
Il Metodo Fibonacci (ecco la principale differenza che lo contraddistingue)
Il metodo Fibonacci utilizza la “Successione di Fibonacci”, sequenza numerica scoperta dal grande matematico, per studiare i grafici con l’andamento del mercato.
Grazie alla sequenza di Fibonacci, il trader individua il livello raggiunto dai prezzi dell’asset e prevede i punti di ingresso dove investire con un rischio di perdita ridotto al minimo.
Il metodo Fibonacci è uno dei meno usati, per via della sua complessità, ma rimane uno dei metodi più efficaci per chi vuole punti di riferimento sicuri per le proprie operazioni di trading.
Long Candle
La strategia Long Candle sfrutta le indicazioni di forti oscillazioni di prezzo per decidere l’intervallo nel quale investire sull’asset scelto.
Una Long Candle determina una forte instabilità nel prezzo dell’asset che analizzata nel modo corretto da parte del trader può prevedere l’andamento successivo dei prezzi. La scelta della scadenza di norma varia dall’intervallo più breve all’intervallo presente nel grafico scelto per la analisi.
Speriamo che il nostro articolo sull'Average true range vi sia stato utile!
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