L'uso della strategia incentrata sulle bande di Bollinger dà la possibilità di investire nelle opzioni a scadenza giornaliera. Le opzioni binarie consentono di guadagnare sino all'85% di capitale investito. Come già fatto per le Strategie di Scalping nel Trading, in questo approfondimento, vedremo le tecniche da utilizzare per fare successo con gli investimenti online.
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- Le bande di Bollinger e la volatilità: apertura e chiusura
- Strategia ed indicatori: osserviamo le deviazioni
- BandWidth e Squeeze
- Applicazione pratica
- Per che cosa si usano le Bande di Bollinger
- Timeframe orario: occhio ai segnali che riguardano i prezzi. Cerchiamo di chiarirne il significato
- Quando uscire dall’investimento: diamo uno sguardo al grafico
Si tratta di una tecnica che si può definire frizzante proprio come lo champagne bollinger di Francia (di cui il più famoso è il bollinger special cuve) ma per evitare le ire dei più seri investitori ci limiteremo ad affermare che la suddetta strategia punta al guadagno di percentuali alte con un singolo investimento al giorno e, insieme ad altre strategie di trading, permette di diversificare un investimento ed accrescere le possibilità di profitto. Tale strategia è basata su due indicatori associati: le bande di Bollinger, appunto,e l'oscillatore RSI.
Le bande di Bollinger e la volatilità: apertura e chiusura
Queste vengono impiegate per stabilire il livello di ipervenduto ed ipercomprato dei prezzi. Le bande rappresentano un segnale di cambiamento della volatilità in un'attività.
Solitamente, la volatilità, viene definita come deviazione standard e quindi come uno scarto quadratico in medio della varianza.
Nel momento in cui il prezzo di un bene arriva alla banda superiore vuol dire che ci si trova in ipercomprato ed il prezzo, di lì a poco, potrebbe scendere. Invece, quando il prezzo arriva nella banda inferiore, vi è una tendenza al rialzo.
Nelle bande ci sono tre linee e misurano differenti parametri che, a loro volta, vanno a definire delle deviazioni. Nella linea centrale si calcola l'andamento del prezzo sul time frame di medio termine (cioè 15-20 periodi). Con il grafico sottostante si può avere un'idea chiara delle 3 linee appena analizzate.
L'oscillatore RSI e il rimbalzo di informazioni. Studiamo le direzioni che prende il business, mediante la sua divergenza e/o convergenza
Questo strumento fornisce le stesse informazioni delle bande di Bollinger, ma la sua media mobile oscilla fra due valori. Uno, messo a quota 80, per la fase di ipercomprato, l'altro, a quota 20, rileva l'ipervenduto. L'RSI, per definizione, è uno degli oscillatori più importanti. Infatti, indica la tendenza dei prezzi su parametri stabiliti e si riferisce ad un numero di periodi indefinito.
Si deve specificare però che il buon lavoro dell'RSI dipende dall'utilizzo di altri indicatori, come appunto le bande di Bollinger. Bisogna, quindi, fare attenzione a non usare mai l'RSI in esclusiva. Come dal grafico sottostante, la combinazione fra RSI e bande di Bollinger permette di stabilire una strategia molto conveniente.
Strategia ed indicatori: osserviamo le deviazioni
L'RSI va impostato a 5 periodi e, il segnale si ottiene qualora il prezzo chiuda oltre una delle due bande e quando la Media mobile RSI si posiziona negli estremi 80 oppure 20. Dal grafico si notano diversi Segnali di trading, fruibili di impiego nell'apertura della sessione nel giorno successivo. E' ora possibile introdurre la regola su cui si basa la strategia che coniuga RSI e bande di Bollinger.
Bande di bollinger per individuare la media mobile
Per restringere gli spazio entro i quali si muovono i prezzi, si possono captare delle situazioni utili per prevedere delle medie mobili. Per esempio per capire se siamo vicini a un nuovo trend è bene individuare quando avviene una congestione di prezzi.
Operare con le bande di Bollinger e la media mobile è ottimo appunto per riuscire ad ottenere dei segnali di ingresso.
BandWidth e Squeeze
Per valutare la volatilità viene utilizzato l'indicatore BandWidth. Questo strumento ha la capacità di rimpicciolirsi o allargarsi tenendo conto dell’andamento delle bande di Bollinger. Di solito di parla di Squeeze nel momento in cui il BandWidth decresce in un certo lasso di tempo prestabilito.
Ricordiamo che i segnali per le opzioni binarie possono essere prodotti tenendo conto del breakout di prezzo che viene generato con lo Squeeze. La cosa complicata risulta il fatto di indicare il senso del prezzo di breakout. Ecco dunque che entra il gioco il nostro RSI.
Acquisto e vendita: ecco i parametri che compaiono nel "negozio virtuale"
Acquisto di opzioni binarie call: queste opzioni possono essere acquistate quando il prezzo chiude al di sotto della banda inferiore e lo RSI è a quota 20 o superiore. Acquisto di opzioni binarie put: queste opzioni possono essere acquistate quando il prezzo chiude al di sopra della banda superiore e lo RSI si assesta su quota 80 o superiore. In altri termini, la strategia in esame si fonda su una valutazione dell'investimento in base alle fasi di ipercomprato o di ipervenduto del prezzo. Entrambi gli indicatori devono combaciare in tutti e due i grafici. Si agisce, quindi, soltanto quando i due indicatori forniscono il medesimo segnale, come segue:
- RSI in ipervenduto e bande di Bollinger in ipervenduto indicano quando comprare opzioni call;
- RSI in ipercomprato e bande di Bollinger
Applicazione pratica
Oggi vorrei parlarvi di una strategia molto efficace per il Forex (ma anche per il trading con Opzioni Binarie). Per questa tecnica utilizzeremo questi indicatori (se volete munitevi anche di un foglio excel):
- Le Bande di Bollinger settate a 20 periodi e due deviazioni standard (come configurazione alternativa)
- Una media mobile a 8 periodi, una a 21, e un’altra a 34
- L’indicatore ADX settato a 9 periodi e Smooth 14
Le bande di Bollinger, sono state ideate dal famoso trader americano Johnn Bollinger. Sono un indicatore tecnico molto interessante che consente di rilevare la volatilità presente su nu certo mercato. Visivamente si compongono di tre linee:
- Una media mobile centrale 20 periodi, che ha come obiettivo quello di individuare la tendenza di breve termine.
- Due bande, una superiore a una inferiore, a cui cambia la larghezza automaticamente in funzione del variare della volatilità espressa dal mercato.
Per calcolare la volatilità si usa il concetto statico di deviazione standard (ds): questa misura la dispersione dei valori (lo scarto) rispetto a una media di riferimento ed è quindi in grado di misurare la variabilità di una serie storica.
Per costruire le bande bisogna calcolare una banda superiore, che si ottiene aggiungendo alla media mobile il doppio della derivazione standard, e una banda inferiore, ricavata con la sottrazione del doppio della derivazione dalla media mobile.
Bollinger suggerisce di realizzare le bande ad intervalli di venti giorni, intervenendo con le modifiche solo sulla deviazione.
Per che cosa si usano le Bande di Bollinger
Da un punto di vista operativo le bande di Bollinger si usano per:
- Individuare compressioni di volatilità. Quando si stringono attorno ai prezzi segnalano che recentemente la volatilità si è compressa in modo anomalo, situazione che solitamente anticipa l’inizio di un movimento direzionale;
- Confermare la forza o la debolezza del trend seguito dai prezzi. Se toccano la banda superiore il trend è in salita, in caso contrario è in ribasso.
Le bande di Bollinger sono una delle funzioni grafiche più importanti usate da chi gioca in borsa online. Chiaramente parliamo di una tecnica avanzata, non per principianti.
Per calcolare le bande di Bollinger infatti si usa definire un periodo di tempo al quale viene tolto o aggiunto il valore della deviazione standard moltiplicato per un dato fattore che si ottiene con il moltiplicatore della deviazione standard, rapportata alle serie storiche dei prezzi. Ivalori trovati.. a cosa servono?
I valori ci indicano il trend e la volatilità. Questi ci servono per valutare il rischio di una determinata azione e riconoscere su quali trend conviene investire. In pratica le bande di Bollinger offrono segnali di acquisto e di vendita. Ma ciò solamente se dai grafici del prezzo notiamo che ci sono alcune condizioni, cioè esce dalla banda superiore per poi rientrarci, il che indica che è necessario puntare sulla vendita; o se viceversa esce dalla banda inferiore per poi rientrarci, naturalmente in questo caso bisogna acquistare.
Naturalmente parliamo di una analisi predittiva, dunque non vi è la certezza al cento per cento, ma facciamo una ipotesi però partendo da dati certi, se calcolati correttamente. Vi sono delle piattaforme online che vi aiutano nel calcolo delle bande di Bollinger e vi forniscono dati più precisi. E' sicuramente un'ottima strategia per avere indicazioni più chiare riguardo l'andamento dei trend e per non affidarsi esclusivamente al caso o al proprio fiuto.
Timeframe orario: occhio ai segnali che riguardano i prezzi. Cerchiamo di chiarirne il significato
Come puoi vedere dall’immagine le tre medie devono avere colori differenti per potersi distinguere e devono essere ordinate. Questo significa che la media con minor periodo se ci troviamo in un trend ribassista deve essere posizionata sotto la media con maggior periodo, mentre, se ci troviamo in un trend rialzista la media con minor periodo deve essere posizionata sopra la media con maggior periodo. Le Bande di Bollinger devono essere sufficientemente larghe e l’indicatore ADX deve essere in trend sopra la linea dei 25.
Spiegazione dettagliata di questa tecnica di trading in opzioni: punti per entrare a mercato nell'ambito della nostra analisi tecnica
In questo grafico EUR/USD c’è solo un unico punto d’ingresso al ribasso. Le tre medie mobili s’incrociano e sta avvenendo un breakout, cioè le Bande di Bollinger si stanno espandendo, mentre l’ADX sta risalendo sopra la linea dei 25. E’ un ottimo momento per investire perché l’espansione delle Bande più la risalita dell’ADX indicano forza nel trend. Questa tecnica va applicata soprattutto nei momenti di breakout con medie mobili ordinate. Il prezzo d'acquisto è sceso di quasi 200 pip e più. Nel caso di un trend ribassista la media mobile blu si troverà sotto la verde e la verde sotto la rossa.
Quando uscire dall’investimento: diamo uno sguardo al grafico
E’ consigliabile uscire dall’investimento appena si vede l’incrocio al rialzo tra la media a 8 periodi e quella a 21. Questo per evitare di perdere i guadagni precedenti. Bisogna ricordare che in questa tecnica non vengono fatte previsioni a lungo termine perché ci serviamo di grafici con scadenza 1 ora, quindi è meglio uscire non appena avviene un incrocio d’inversione tra le medie.
Vediamo subito un investimento al rialzo
In questo grafico USD/CAD abbiamo un punto di breakout quando le medie mobili s’incrociano e le Bande di Bollinger si stanno allargando. L’ADX è appena risalito questo significa forza nel trend. La risalita ci porta dei buoni guadagni più di 100 pip, bisogna uscire non appena avviene l’incrocio contrario tra le medie. Per la salita la media blu si trova sopra la verde e la verde sopra la rossa ma non appena la blu incrocia la verde al ribasso bisogna uscire dalla posizione per evitare di perdere il nostro guadagno. Bisogna ricordarsi solo che questi investimenti non sono di lungo periodo e bisogna aver pazienza nel trovare i punti di breakout e incrocio tra le medie. Ma sono investimenti molto fruttuosi.
Impostare lo stop loss
Lo stop loss va impostato 10 o 20 pip nel senso contrario dell’investimento.
Di solito quando avvengono dei breakout è addirittura inutile posizionare uno stop loss, comunque bisogna saperli distinguere i breakout, quindi per chi fosse insicuro è necessario posizionare uno stop loss.
Per accorgerci di un breakout bisogna guardare sia le Bande di Bollinger che l’ADX. Nel preciso momento che le Bande stanno per allargarsi l’ADX risale molto velocemente e le medie si posizionano in maniera ordinata.
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