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Dopo avervi fornito dettagli sulle Obbligazioni Astaldi e sulla Partita IVA comunitaria, oggi siamo pronti ad esplorare un altro argomento che speriamo risvegli la vostra curiosità.

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Nel bimestre febbraio marzo 2020, si è registrato un incremento del valore dell’argento del 120%. È dunque questo il momento di investire in argento? È davvero conveniente? Secondo l’analisi di investimentifinanziari.net, vi sono tutte le premesse migliori per approfittare di un trend in salita, sapendo che sia l’oro che l’argento sono – in linea di massima – sempre sufficientemente performanti.

L’argento, spesso, offre rendimenti migliori dell’oro. Ecco perché!

Perché investire in argento: vantaggi e rischi

L'argento è un metallo prezioso che è stato utilizzato per secoli come mezzo di scambio, investimento e ornamento. L'argento è un buon conduttore di calore ed elettricità, ed è anche utilizzato in una varietà di applicazioni industriali, come la produzione di batterie, specchi e gioielli.

Ci sono diversi vantaggi nell'investire in argento. Innanzitutto, l'argento è un bene rifugio, il che significa che tende a mantenere il suo valore in periodi di inflazione o recessione. In secondo luogo, l'argento è un bene scarso, il che significa che la sua produzione è limitata. Questo rende l'argento un bene più prezioso, e meno soggetto a fluttuazioni di prezzo.

Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi nell'investire in argento. Innanzitutto, l'argento è un bene volatile, il che significa che il suo prezzo può fluttuare notevolmente nel breve termine. In secondo luogo, l'argento è un bene meno liquido dell'oro, il che significa che può essere più difficile da vendere rapidamente.

Investire in argento è un ottimo modo di diversificazione degli asset. L’argento è sempre più utilizzato come materia prima nell’industria e quindi, indipendentemente dagli effetti speculativi dell’andamento del prezzo, con la ripresa delle attività economiche, il consumo di argento e le sue quotazioni rimarranno quanto meno stabili. Gli investimenti in argento comportano comunque l’esposizione al rischio di cambio €/$.

Investire in argento conviene, in sintesi, per i seguenti motivi:

  • È un metallo prezioso e un bene rifugio più affidabile dell’oro. È disponibile in una quantità pari a 17 volte l’oro ed è molto usato nell’industria;
  • Il consumo di argento è la sua disponibilità è paragonabile a quella di altre materie prime come il petrolio, la soia, il caffè:
  • Il rapporto oro/argento è stimato a un valore si 16:1, vale a dire che il prezzo dell’argento è destinato a quadruplicare e rimanere stabile;
  • Il suo crescente impiego nell’industria (nel 2020 il consumo di argento industriale è salito di 350 milioni di once) favorisce l’aumento dei prezzi sul mercato con l’aumento della domanda dal comparto medico-chirurgico, alle industrie di macchinari, alle energie rinnovabili;
  • L’argento – come qualsiasi asset quotato – è soggetto alla volatilità dei mercati, ma leggendo i dati degli ultimi 42 anni, è verificabile come – in virtù del legame con l’andamento dell’oro – a ogni rialzo dell’oro dell’1%, ne corrisponde uno dell’argento del +1,75%. Ciò significa che con l’aumento dei prezzi dell’oro, ci si può aspettare anche un aumento maggiore dei prezzi dell’argento.

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Piattaforme online consigliate per il trading dell'argento

Se quanto detto fino ad ora vi ha permesso di comprendere quanto possa risultare conveniente investire in argento e quindi come sfruttare questo come bene di investimento in borsa, può essere utile conoscere le piattaforme online adatte ad investire in argento, soprattutto per chi si sta avvicinando adesso al mondo degli investimenti online ma non solo, anche perché la prova, sottoforma di demo, è totalmente gratuita.
La prima cosa da riconoscere è che l’utilizzo dell’argento non è più circoscritto alle monete, ma si tratta di un metallo molto utilizzato per scopi industriali di diversa natura tra cui i beni dell’elettronica di consumo.

Le nuove economie in sviluppo crescono e si espandono in una direzione che richiede una sempre maggiore richiesta di materie prime, soprattutto da parte di paesi asiatici che stanno sgomitando per uniformarsi ai modelli di vita prettamente occidentali.
Il modo veramente efficace e quasi privo di rischi per poter oggi investire in argento è farlo in borsa, ma non nel modo classico che viene subito in mente, ma online.
Ad oggi vi sono infatti due particolari strumenti finanziari che consentono di investire in argento in rete: si tratta dei CFD (contratti per differenza) ed il più famoso Social trading.
Per quanto riguarda i contratti per differenza, questi sono particolarmente indicati per fare trading sull’argento per via della sua peculiarità e ovvero quella di salire di prezzo, permettendovi di fare investimenti nel medio-lungo termine.

Non si hanno costi di apertura e chiusura delle operazioni ed è possibile contare su guadagni elevati derivanti soprattutto dalla possibilità di impostare i livelli di stop per uscire in modo automatico dal mercato nel caso in cui la posizione dovesse rivelarsi in perdita.

Per quanto riguarda, invece, il Social Trading sull’argento, questo è un sistema maggiormente innovativo soprattutto perché si basa sulla possibilità di investire copiando i migliori traders presenti sulla piattaforma, permettendo con una maggiore facilità agli inesperti di avvicinarsi in modo dinamico al mondo dell’investimento online.

Per quanto riguarda l’eterno dilemma sull’investire in argento o in oro sappiate che non c’è una risposta univoca e che, come per ogni investimento, è importante effettuare le giuste valutazioni, qualunque sia la vostra scelta non dimenticate in alcun modo di essere costantemente prudenti, anche il mercato dell’argento, visto il successo crescente di questi ultimi anni, può riservare delle spiacevoli sorprese, soprattutto a coloro in quali sono poco attenti.

Ecco alcune delle migliori piattaforme online per il trading dell'argento:

  • eToro
  • Plus500
  • IG
  • FXCM
  • OANDA

Queste piattaforme offrono una varietà di strumenti per il trading dell'argento, tra cui CFD, futures e opzioni. Offrono anche una varietà di funzionalità per i trader, tra cui conti demo, grafici e analisi tecnica.

Analisi storica dell’andamento del prezzo dell’argento

L'argento, rispetto ad altri metalli preziosi, ha avuto un andamento piuttosto volatile nel corso della storia. Negli ultimi anni, il prezzo dell’argento ha mostrato notevoli fluttuazioni, che sono state in gran parte influenzate da vari fattori macroeconomici e geopolitici. Dal 2017 al primo trimestre 2021, il valore dell’argento ha visto un aumento significativo, passando da 106 € a 2013 €. Nonostante il trend altalenante, l'argento ha dimostrato di possedere una robusta resilienza nel mercato, mantenendo la sua importanza come asset prezioso e come materia prima fondamentale per vari settori industriali. Un'analisi dettagliata dell'andamento storico del prezzo dell'argento può fornire indicazioni preziose per gli investitori interessati a questo metallo.

Dal 2017 al primo trimestre 2021, il valore dell’argento è passato da 106 € a 2013 € (la stima in dollari è maggiore, considerato il cambio favorevole all’euro). L’andamento dell’argento nel solo 2020 è stato piuttosto altalenante: dopo una “fiammata” a febbraio, come reazione al periodo di post crisi, l’argento si è poi attestato su quota 176,60 € - un prezzo comunque che non era mai stato superato dal 2013. L’aver sfondato la soglia di prezzo – dopo tanti anni – è comunque sinonimo di forza dell’asset sui mercati e un dato da non sottovalutare.

Questi forti sbalzi – chiamati in gergo “storni” o pullback – non sono da intendere in senso negativo, ma confermano la solidità del trend di crescita. Anche se l’incognita è relativa alla possibilità di configurazione di uno schema di inversione del trend: infatti, dopo l’effetto molla, le quotazioni dell’argento non si sono portate al di sopra del livello massimo ottenuto precedentemente, realizzando “solo” un doppio massimo nel breve periodo. Tecnicamente è un indizio che l’argento può aver esaurito la propria carica per ridiscendere costantemente a livelli più bassi.

Cosa spettarsi dunque? Gli scenari possibili che si aprono sono due:

  1. Superato il doppio massimo, si possono innescare una serie di ulteriori rialzi; oppure al contrario
  2. Se cade anche il valore di 176,60 €, il prezzo dell’argento potrebbe crollare.

Ad amplificare l’andamento dell’argento è la sua forte correlazione con l’oro e una debole correlazione con il restante mercato azionario. L’argento – come l’oro – è comunemente un bene rifugio che protegge dai bassi tassi di interesse e dall’inflazione alta, con la differenza che l’argento circola maggiormente rispetto all’oro che i risparmiatori tendono a conservare nelle cassette di sicurezza e non far circolare. L’acquisto di argento fisico ha un ruolo nel settore industriale in quanto è un elemento fondamentale per la realizzazione dei pannelli solari o nelle batterie dei veicoli elettrici e dei dispositivi mobili. In realtà, quindi, l’argento potrebbe comporsi all’interno di un portafoglio di asset variegato. Il costo dell'argento è volubile, in continuo cambiamento. Per rimanere sempre aggiornato ti consigliamo di visitare quotidianamente vari blog di settore, come ad esempio, la sezione notizie di Google Finance, e di chiarire sempre i tuoi dubbi sull'andamento del mercato e delle materie prime all'interno di forum di finanza e confrontandoti sempre con altri investitori.

Previsioni sull'andamento futuro 

Le previsioni sull'andamento futuro del prezzo dell'argento sono spesso soggette a un alto grado di incertezza, in quanto influenzate da una serie di fattori imprevedibili. Tuttavia, considerando il suo ruolo chiave nel settore industriale, l'argento potrebbe vedere un aumento della domanda e, di conseguenza, del prezzo, soprattutto considerando il suo impiego crescente in settori come l'energia rinnovabile e l'elettronica. Allo stesso tempo, l'argento è soggetto a fattori macroeconomici come i tassi di interesse, l'inflazione e la situazione geopolitica mondiale, che potrebbero influire sulla sua performance.

Valutazione dell'investimento in tempi di crisi

L'argento è spesso considerato un bene rifugio, il che significa che tende a mantenere il suo valore in periodi di inflazione o recessione. Questo perché l'argento è un bene scarso e non facilmente svalutato.

In tempi di crisi, l'argento può essere un buon investimento per diversificare il proprio portafoglio e proteggersi dall'inflazione. Tuttavia, è importante ricordare che l'argento è un bene volatile, e il suo prezzo può fluttuare notevolmente nel breve termine.

Se stai pensando di investire in argento, è importante fare le tue ricerche e scegliere una piattaforma di trading affidabile. È anche importante diversificare il tuo portafoglio e non investire più di quanto puoi permetterti di perdere.

Correlazione tra argento, oro e mercato azionario

L'argento e l'oro sono entrambi considerati beni rifugio e tendono a mostrare una forte correlazione, ovvero, tendono a muoversi insieme. Durante periodi di incertezza o instabilità economica, entrambi possono vedere un aumento della domanda, in quanto gli investitori cercano sicurezza in asset fisici. Tuttavia, l'argento ha anche una correlazione debole con il mercato azionario, il che significa che può offrire un grado di diversificazione per gli investitori. In altre parole, durante i periodi di volatilità del mercato azionario, l'argento può spesso mantenere o addirittura aumentare il suo valore.

L'argento può essere un'ottima opzione per gli investitori che cercano di diversificare il loro portafoglio di asset. Poiché l'argento ha una correlazione debole con altre classi di asset, come le azioni, può aiutare a ridurre il rischio generale di un portafoglio. Inoltre, l'argento ha dimostrato di avere una buona resistenza durante i periodi di volatilità del mercato, rendendolo una scelta attrattiva per gli investitori in cerca di sicurezza. Infine, il crescente impiego dell'argento in settori come l'energia rinnovabile e l'elettronica suggerisce che la domanda per questo metallo prezioso potrebbe continuare a crescere nel futuro.

Conviene investire in argento oggi?

L'argento è spesso considerato un investimento sicuro. Rispetto ad altri tipi di metalli preziosi, l'argento si distingue per la sua utilità a fini industriali e per la fluttuazione del suo costo. Investire in argento prima richiede una certa conoscenza ed esperienza per poter trarre vantaggio dalle variazioni di prezzo. Pertanto, è un'opzione di nicchia per gli investitori.

Investire in argento può essere un buon modo per diversificare il tuo portafoglio e aggiungere ulteriore sicurezza. L'esposizione all'argento non dovrebbe superare il 5% del capitale totale investito. L'argento, come l'oro, può offrire stabilità nei periodi di volatilità del mercato e contribuire a sostenere la performance complessiva del portafoglio di un investitore. È importante valutare se investire in argento vale la pena prima di allocare i fondi.

In conclusione

Investire in beni considerati come beni rifugio, come l'argento, è di solito una scelta saggia data la sua importanza nel settore industriale e la crescente richiesta da parte dei mercati emergenti. Gli investitori che preferiscono gli ETF o l'argento finanziario dovrebbero rivolgersi a un gestore di investimenti esperto per ottenere consigli sull'allocazione degli asset giusti e sull'adeguamento dell'esposizione nel tempo.

Investire in argento con vari strumenti come azioni, fondi e altri investimenti liquidi può fornire buoni rendimenti nel breve periodo e rende più semplice lo scambio. L'argento, in quanto bene fisico, serve a preservare il patrimonio nel tempo e fornisce un supporto contro la volatilità del mercato. I fondi negoziati in borsa (ETF) basati sull'argento sono un modo efficiente per diversificare un portafoglio tra più attività. Tuttavia, a causa della loro complessità, possono essere più adatti a chi è specializzato in questo tipo di investimenti: è meglio rivolgersi a uno specialista quando si tratta di fondi più rischiosi.

Portafoglio modello: come investire in maniera sicura e sostenibile 

Quando si parla d’investimenti a lungo termine, si è soliti sentir parlare di portafogli modello, anche se sono poche le persone che sanno cosa sono. Per portafoglio modello si intende un insieme di asset class, basato su metodologie quantitative. Questo permette all’investitore di venire associato a diversi gradi di rischio. I portafogli modello possono adottare tattiche e soluzioni d’investimento diverse e prediligere alcuni settori o paesi, piuttosto che altri. 

Nel mondo degli strumenti finanziari, articolato e ricco di prodotti, è possibile imbattersi in investimenti sostenibili e responsabili.

Parliamo per esempio dei fondi ESG, che a livello globale rientrano tra gli investimenti con un impatto ambientale migliore. Questi fondi si basano su un assortimento di asset basati su vantaggi ambientali, sociali e di governance

L’acronimo di ESG sta ad indicare “Environmental”, “Social” e “Governance”. 

Investire in modo sostenibile e responsabile quindi è possibile e solitamente i fini ultimi di questi fondi sono la lotta all’inquinamento, alla biodiversità, all’effetto serra, alla deforestazione ed altre problematiche ambientali similari. Non solo, questi fondi si battono per migliorare le condizioni sul lavoro, sia a livello di relazioni che di salute e sicurezza. Il lavoro minorile viene fronteggiato tanto quanto i conflitti sociali. Vengono toccate inoltre problematiche come le pressioni politiche e la corruzione.

criteri dei fondi ESG prendono spunto dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti nel 2013 negli Stati Uniti.

Portafogli modello – Come averne uno e come gestirlo?

 Affidarsi al “fai-da-te” nel settore finanziario non è mai un modo di operare giusto, in quanto i rischi d’investimento ci sono e devono essere ponderati sempre da un occhio esperto.

Un portafoglio investimenti può essere gestito in piena autonomia, ma può divenire complesso farlo se non si hanno le giuste competenze. In questo caso è infatti consigliabile chiedere il consulto da parte di un specialista oppure rivolgersi agli assistenti digitali presenti nelle piattaforme d’investimento. 

Rischio di perdita nei portafogli modello: come si calcola?

Capire a quale percentuale di rischio vogliamo esporci quando ci ritroviamo a fare investimenti finanziari a lungo periodo è fondamentale. 

Chiunque decida di aprire un portafoglio modello ha bisogno di porsi delle domande chiare, come:

  • Quanto capitale ho a disposizione?”, questo permette di capire quanto l’investitore vuole investire nell’impresa d’investimento, ovviamente anche in base alle sue possibilità reali.
  • Quanto tempo sono disposto ad aspettare?”, questo consente di comprendere meglio quanti mesi/anni l’investitore può attendere prima di vedere i primi possibili guadagni.
  • Quanto sono disposto a rischiare?”, questa domanda permette di fare chiarezza su quanto l’investitore è disposto a mettersi in gioco, poiché non sempre i risultati rientrano nelle aspettative previste.

Rispondere a questi tre quesiti porta a comprendere quale percentuale di rischio l’investitore è disposto ad accettare.

Ecco quindi che è sempre bene affidarsi ad intermediari che svolgono questa mansione per professione, che con la loro esperienza e formazione riusciranno a soddisfare le esigenze del cliente, creando un portafoglio fondi in linea con i suoi desideri e soprattutto le sue possibilità economiche. Oppure fare affidamento a piattaforme online in grado di guidare l’investitore passo dopo passo nei suoi investimenti.

Sull nostro blog, ti offriamo la possibilità di approfondire l'argomento relativo alle attività in borsa, attraverso numerosi articoli, come ad esempio quelli sulla figura degli speculatori borsistici, la chiusura e apertura delle borse asiatiche e informazioni sulla quotazione delle società calcistiche come la Juventus.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.